Filtra i destinatari delle news

Ringraziamenti

15 Mag 2020
Destinatari
Infanzia, Primaria, Sec. 1° grado, e Sec. 2° grado
Tipo
Comunicazione dal Servizio IRC
Oggetto
Grazie per le preghiere e i messaggi
Canterò senza fine la bontà del Signore! Anche in questi ultimi tempi mi diceva: prima gli altri, poi noi! Quand’ero prete dell’oratorio domandava sempre: come vanno i ragazzi? Quando seguivo gli insegnati di religione: come stanno gli insegnanti? In questi anni da Rettore: come stanno i seminaristi? Prego per loro! Prima veniva il ministero e le persone che mi erano state affidate, poi la propria famiglia. Sempre così, grazie caro papà! Carissimi,a nome di mia madre e di mia sorella, con la sua famiglia, ringrazio tutti per la preghiera e per i messaggi che sono arrivati. Sono così tanti che non mi è possibile rispondere personalmente. Scusatemi. L’infezione del covid19, non permette di essere presenti alla celebrazione delle esequie, vi invio questo link di YouTube che permette di poter partecipare a distanza, sia il rosario di questa sera 15 maggio alle ore 20:30, che alla Santa messa delle esequie per mio papà Antonio di domani, 16 maggio alle ore 10:30. Grazie a tutti! Don Michele  https://www.youtube.com/channel/UCObqfYzNa6O-SGrQqlO7jOQ Mio padre ha sempre avuto a cuore i poveri, per queste ragioni, con grande libertà, chi volesse manifestare un segno d’affetto, eviti di inviare dei fiori. Chi lo desidera, è possibile fare un offerta alla Caritas Parrocchiale della Parrocchia S. Francesco d’Assisi di Lainate Ecco l’IBAN della Parrocchia: IT 44 G050 3433 2230 0000 0048 437 intestato a PARROCCHIA SAN FRANCESCO D’ASSISI. Grazie! Don Michele

La scomparsa di Antonio Di Tolve

14 Mag 2020
Destinatari
Infanzia, Primaria, Sec. 1° grado, e Sec. 2° grado
Tipo
Comunicazione dal Servizio IRC
Oggetto
Richiesta di preghiera
Carissimi IDR, con dispiacere grande vi comunico che oggi alle 15,30 è deceduto Antonio, il papà di Mons. Michele Di Tolve. Di certo ora si trova nella pace del Signore. Vi chiedo una preghiera perché ancora le disposizioni ministeriali non permettono altro. Sarebbe bello raccoglierci spiritualmente tutti attorno al nostro Vescovo nel rosario di questa sera, affidando al cuore di Maria Antonio e la sua famiglia. Coloro che volessero liberamente esprimere un pensiero di cordoglio a Mons. Di Tolve, possono semplicemente farlo con il box sottostante, arriverà direttamente a lui. dGB    

Religione Online

8 Mag 2020
Destinatari
Sec. 1° grado
Tipo
Possibilità offerta da terzi
Oggetto
Materiali Didattici video
Buongiorno. Mi chiamo Lorenzo Galliani e sono un insegnante di religione della scuola secondaria di primo grado, a Bologna. Con la didattica a distanza mi sono organizzato anche attraverso dei video caricati sul mio canale Youtube (Lorenzo Galliani - Religione Online). Mi permetto di segnalarvene alcuni, nella speranza che possano essere utili ad altri docenti. Nel caso, iscrivendosi al canale si può restare aggiornati sui video che verranno caricati. Se invece i contenuti non dovessero risultare interessanti, vi chiedo scusa per il disturbo e vi auguro una buona giornata. Lorenzo Galliani.   I 12 apostoli nell'Ultima Cena di Leonardo -> https://www.youtube.com/watch?v=Dr047joTIQw&t=5s Gli animali della Bibbia -> https://www.youtube.com/watch?v=aF3GldHAnKI&t=17s Islam/ Gesù nel Corano -> https://www.youtube.com/watch?v=EaAOTbb0zqg (su questo tema caricherò altri due video) A lezione di religione con i Simpson -> https://www.youtube.com/watch?v=6_dO-3SOu0U&t=4s Nel canale si trovano altri contenuti non legati all'Irc, come un'Ave Maria recitata in 11 lingue: https://www.youtube.com/watch?v=2RB5d6ArZf0 Padre nostro nella Lingua dei segni: https://www.youtube.com/watch?v=mhlReueEsys&t=1s

Servizio IRC - Fase 2

5 Mag 2020
Destinatari
Infanzia, Primaria, Sec. 1° grado, e Sec. 2° grado
Tipo
Comunicazione dal Servizio IRC
Oggetto
I cambiamenti necessari a motivo dell'emergenza
Carissimi insegnanti, anche il Servizio IRC è stato messo a dura prova in questo tempo di travaglio. Come tutti ci siamo dovuti adattare all'improvviso alle nuove possibilità/modalità di lavoro, non senza qualche imprevisto. Nonostante ciò, #tuttoandràbene! Crediamo che è il Signore che tiene la nostra vita nelle sue mani e, con questa certezza, ogni momento della stessa vita può diventare occasione per un cambiamento positivo. Nei giorni scorsi abbiamo cercato di semplificare alcune procedure, ormai consuete a ciascuno di voi, perché si potessero raggiungere i medesimi fini anche nella condizione attuale, cercando di gravare il meno possibile sulle vostre persone. Per questo motivo invito tutti voi a prestare attenzione alla nostra piattaforma perché sarà sempre più lo strumento efficace per assolvere quanto è richiesto per il servizio di insegnante di religione cattolica nella diocesi milanese. A breve sarete di nuovo contattati per la pubblicazione di ulteriori notizie che vi condurranno alla "nuova relazione finale", alla "nuova modalità di colloquio" oppure alla "nuova procedura per l'idoneità". Tre esempi di "questioni aperte", a voi note, alle quali dovremo rispondere con strumenti nuovi. Troverete da subito, nei menù della piattaforma, anche una nuova sezione: "Normativa". Non una semplice pubblicazione di testi di legge ma, oltre alla loro integralità, avrete l'estrapolazione che riguarda l'IRC e, ove possibile, anche una "interpretazione" per noi. L'impegno del Servizio IRC, con l'ausilio della piattaforma e degli strumenti ad essa connessi (sapete già di Telegram, ma il futuro apre sempre a novità) è innanzitutto rivolto alla sicurezza, all'efficacia, alla semplicità, magari sacrificando un po' gli aspetti di "abbellimento grafico" (esempio: se la piattaforma deve essere usata anche dal "telefonino", le "cose" sullo schermo si devono "adattare" e quindi non possono stare dove meglio, esteticamente, sarebbe opportuno). In un epoca social, la mail non è più lo strumento primario di comunicazione (rimane per l'ufficialità di certa documentazione) ma lo è invece il messaggio istantaneo; i politici "twittano", è una evidenza oggettiva. Ecco perché è necessario che ognuno di voi installi Telegram, perché ad una nuova news possiate immediatamente esserne avvisati e molto altro: potrete iscrivervi ai corsi, avere il certificato di frequenza, condividere immediatamente materiali didattici tra voi e molto di più con un solo click; dimenticandovi di password e quant'altro, ogni volta, vi ha "complicato" l'uso della piattaforma in passato. E' ingenuo pensare che il futuro, il "dopo Covid19", sarà un semplice ritorno alla vita di prima. Soprattutto l'ambito scolastico, vivrà la complementarietà della relazione in presenza con la relazione "a distanza". Chi vorrà svolgere la professione docente non potrà esimersi dall'avere un minimo di dimestichezza con i mezzi tecnologici e sempre più dovrà averne una conoscenza capace di interpretare le nuove modalità relazionali, perché sempre la persona sia al centro di quella relazione che chiamiamo educativa. A presto con le prime novità, vi abbraccio e vi sostengo, dGB

Guarda i miei occhi, Ascolta il mio cuore: Emozioni e Relazioni nella DAD.

5 Mag 2020
Destinatari
Primaria
Tipo
Materiali Didattici
Oggetto
Seminario gratuito per docenti della scuola primaria a cura della Dott.ssa Ivana Simonelli
Carissime maestre e maestri della primaria, solo lieto di poter condividere con voi un momento di formazione per i docenti, avvenuto nella diocesi di Bergamo, pensato appositamente per il vostro ordine scolastico. Come sapete, la città è stata pesantemente colpita dalla pandemia e questo ha fatto sorgere molti interrogativi su come stare accanto ed accompagnare gli alunni quando la relazione diretta è divenuta impossibile. Come raccogliere i loro vissuti carichi di ferite per essere portatori di speranza vera? L'AFP Patronato San Vincenzo si è prodigato, in collaborazione con il servizio scuola e con la dott.sa Ivana Simonelli, per proporre un webinar dal titolo significativo: Guarda i miei occhi, Ascolta il mio cuore: Emozioni e Relazioni nella DAD. Ringrazio la responsabile di Bergamo, Daniela Noris, per il suggerimento. Eccolo, buona visione!!! dGB  

La scomparsa di Albino Tremolada

5 Mag 2020
Destinatari
Infanzia, Primaria, Sec. 1° grado, e Sec. 2° grado
Tipo
Richiesta di preghiera
Oggetto
Comunicazione dal Servizio IRC
Carissimi, vi informo che ieri sera il sig. Albino Tremolada, papà del vescovo Pierantonio è tornato alla casa del Padre. Invito tutta la comunità diocesana degli IdRC che ha avuto in S.E. Mons Tremolada come Pastore, a rivolgere una preghiera di suffragio a lui, alla sua mamma Angelina e a tutti i suoi famigliari per il loro caro e a invocare dal Padre della Misericordia la consolazione per tutti coloro che soffrono per questa perdita. Albino Tremolada (95 anni). Un breve profilo del papà del vescovo Pierantonio lo avevano fornito a "Voce" i fratelli Francesco e Massimo, all'indomani della nomina di mons. Tremolada alla guida della Diocesi di Brescia: "Semplice e con il cuore in mano. Bastano pochi minuti per inquadrare la famiglia Tremolada che al telefono contiene la gioia, ma non nasconde un pizzico di preoccupazione (“un po’, dicono sottovoce, siamo rimasti turbati perché pensavamo che rimanesse ancora qui a Milano, ma se l’ha scelto il Papa... Siamo molto contenti per lui”). I due fratelli Francesco e Massimo abitano nella frazione Bareggia a Lissone a pochi passi dagli anziani genitori, il papà Albino, un tempo delegato dell'Azione Cattolica e la mamma Angelina. Insieme al cognato Enio (marito della compianta Maria Donata), hanno appena finito di guardare il servizio televisivo con l’annuncio della nuova destinazione di Pierantonio. L’11 sera il nuovo Vescovo di Brescia li aveva informati della nomina del Santo Padre. Lo stesso era successo anche con l’ordinazione episcopale. “Gli ho chiesto subito – spiega Massimo – se era preoccupato visto che non conosceva nessuno a Brescia (in questi anni ha frequentato anche con le conferenze più la zona di Milano e di Varese), ma mi ha risposto di stare tranquillo che, con il tempo, non avrà problemi ad ambientarsi. Mi è sembrato molto sereno”. “Sì – continua Francesco –. Riesce a stare con tutti: è veramente molto buono”. Anche Enio non ha dubbi sulle qualità del cognato Vescovo: “Ha tutte le cose belle che si possono desiderare. È tranquillo, bravo e posato. Sa ascoltare e dare consigli. Ha studiato tantissimo, ma ha mantenuto il dono dell’umiltà. E ha un’altra grande dote: la sincerità”. Per Albino Tremolada e tutti i suoi familiari il nostro ricordo nella preghiera.

Rivoltella - La Scuola e il digitale: prima, durante e dopo l'emergenza.

4 Mag 2020
Destinatari
Infanzia, Primaria, Sec. 1° grado, e Sec. 2° grado
Tipo
Spunti di riflessione
Oggetto
Riflessione sulla DAD
Carissimi IdRC, tra gli interventi universitari per cercare di interpretare questo tempo improvviso (che non ci ha concesso la possibilità della riflessione, dell'essere prima che del fare), ho trovato interessante quello del dott. Pier Cesare Rivoltella con il quale ha introdotto una serie di webinar sulla DAD promossi dal dipartimento di pedagogia dell'Università Cattolica, il Cremit. Video integrale qui Il dott. Rivoltella ha svolto una puntuale e sintetica analisi della Scuola italiana attorno a tre livelli: organizzativo, didattico e della professione docente. Per ciascun aspetto ha poi evidenziato dei descrittori declinandoli, a partire dal contesto di emergenza, in un "prima", un "durante" ed un "post".     “Insegnare non significa solo utilizzare un insieme di competenze separate le une dalle altre, come scegliere un esercizio, gestire l’ordine della classe, spiegare un testo o correggere i compiti. È tutto questo, certo, ma con qualcosa in più, qualcosa che gli allievi riconoscono facilmente […]. Questo “qualche cosa” rinvia piuttosto a una specie di forza interiore, una forza che esprime una coerenza e rappresenta un progetto. Da questa forza e da questo progetto emana la sensazione che l’uomo o la donna che insegnano si trovano al posto giusto, che fanno un mestiere che per loro ha un senso”. Philippe Meirieu, Fare la scuola, fare scuola. Democrazia e Pedagogia. Vi lascio uno schema della struttura dell'intervento di Rivoltella (appunti personali): 1. Livello organizzativo   Prima dell’emergenza  Durante l’emergenza  Dopo l’emergenza, da settembre, cosa non dobbiamo dimenticare Spazio  I temi dell’organizzazione, dall’edilizia all'aula, erano all’ordine del giorno. “Deterritorializzazione”, sganciamento della scuola dallo spazio à ricollocazione della scuola dentro altri ambienti, non fisici ma virtuali, in particolare le piattaforme delle video-comunicazioni   Tempo Frequenza (rapporto tra presenze e assenze), orario scolastico Ci ha messo di fronte alla gestione del tempo di apprendimento da parte degli studenti; ha messo in discussione il concetto di frequenza: quando gli alunni “stanno seguendo”? Dai tentativi di duplicazione dell’orario scolastico sulle piattaforme all’opposto: significato diverso sulla gestione del tempo Flessibilizzazione, abbiamo bisogno di diventare più flessibile, immaginare una scuola aumentata o ibridata dal digitale. Ripensare in profondità il dispositivo: ripensare il tempo scuola, ridare valore alla presenza per sottrazione. Lo strumento per la flessibilizzazione si chiama autonomia scolastica 2. Livello didattico   Prima dell’emergenza  Durante l’emergenza  Dopo l’emergenza, da settembre, cosa non dobbiamo dimenticare Progettare Implicita (=non si scrive, si segue quel “pilota automatico” che l’esperienza mia e degli altri ci adduce) e centrata sul contenuto Esplicita, quando lavoro online, a distanza, la progettazione implicita non funziona perché non efficace. La DAD richiede una puntuale progettazione e centrata sui tempi e sulle condizioni di connessione dello studente Nuova cultura e centralità della progettazione. Ripartire dalla qualità della progettazione Comunicare Trasmissiva Dialogica, la trasmissione non è tutto, abbiamo sperimentato la rassicurazione e il sostegno degli alunni. Ci si è riscoperti a raccontare storie rileggendole ad alta voce Relazionale, meno verbosa e più efficace. Rafforzare l’apprendimento situato Valutare Sommativa e basata sulla misurazione In questa situazione abbiamo registrato la crisi della sommativa perché non è possibile l’oggettività della verifica Sviluppare una nuova cultura della valutazione che si potrebbe racchiudere in due aggettivi, diffusa (= che coincide con l’attività didattica) e formatrice (= più di formativa, quando diventa spazio della costruzione dell’apprendimento)  3. Livello della professione docente   Prima dell’emergenza  Durante l’emergenza  Dopo l’emergenza, da settembre, cosa non dobbiamo dimenticare Metodo Opposizione tra contenuto e metodo; disciplinaristi contro pedagogisti Istruzioni per l’uso, spasmodica ricerca di soluzioni per l’uso La didattica è un sapere professionale imprescindibile per l’insegnante; non basta la conoscenza dei puri contenuti disciplinari Digitale Solo strumentale à identificato solo con il dispositivo, confondendolo con l’informatica Surrogato necessario, versione depotenziata dell’aula, piuttosto che niente... Ambiente cognitivo naturale per la nostra professionalità, non è uno strumento accessorio Pratica Ispirata a competenze tacite, senza grande elaborazione complessiva = spesso agire senza riflettere su quello che si fa, il problema è che chi è “bravo” non sa spiegare il perché a chi lo chieda; ne consegue che non si è generativi Spazio di bricolage didattico, pratica per tentativi ed errori Oggetto normale per la riflessività dell’insegnante  

Auguri pasquali dell'Arcivescovo Mario

10 Apr 2020
Destinatari
Infanzia, Primaria, Sec. 1° grado, e Sec. 2° grado
Tipo
Comunicazione dal Servizio IRC
Oggetto
Auguri pasquali
Carissimi IdRC, è con somma gioia che vi inoltro il pensiero del nostro Arcivescovo Mario che ha appositamente scritto per voi e per la scuola tutta. "Auguri alla scuola in rima baciata" è il titolo di questa poesia che legge lo stesso Vescovo attraverso un video, registrato per raggiungerci tutti. Emerge ancora una volta quanto siamo davvero presenti nel suo cuore di pastore!!! Vi rimando al video per ricevere questo augurio pasquale semplice e intenso, don Gian Battista Rota https://www.chiesadimilano.it/news/chiesa-diocesi/dallarcivescovo-augur…

Sospensione attività lavorativa 6-17 aprile 2020

3 Apr 2020
Destinatari
Infanzia, Primaria, Sec. 1° grado, e Sec. 2° grado
Tipo
Comunicazione dal Servizio IRC
Oggetto
Sospensione del Servizio IRC
Gentilissimi, con la presente si trasmette la decisione della sospensione dell'attività lavorativa dal 6 al 17 aprile 2020 da parte di tutti i Servizi della Curia. Vi riporto le parole del Moderator Curiae: Carissimi, dato il permanere delle misure per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, fatte salve eventuali differenti indicazioni future da parte delle autorità governative preposte, con la presente comunichiamo la sospensione di ogni attività lavorativa, incluse quelle garantite in modalità smart working, nel periodo compreso dal giorno 6 al 17 aprile 2020. Consapevoli della eccezionalità di questa disposizione e della fatiche che comporta ma con la speranza di poter tornare presto alla quotidianità del servizio che svolgiamo, cogliamo l’occasione per porgere cordiali saluti. Anche il Servizio IRC, che fino ad ora ha seguito ogni puntuale situazione, sarà impossibilitato a rispondere, anche attraverso i canali telematici fin qui utilizzati. Ulteriori comunicazioni saranno rese note appena possibile.   A R C I D I O C E S I   D I   M I L A N O Curia Arcivescovile SERVIZIO PER L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA Piazza Fontana 2 20122 Milano

Auguri di una santa Pasqua 2020

3 Apr 2020
Destinatari
Infanzia, Primaria, Sec. 1° grado, e Sec. 2° grado
Tipo
Comunicazione dal Servizio IRC
Oggetto
Auguri pasquali
Carissimo/a, Noi dobbiamo passare dall'isolamento alla solitudine. L'isolamento capite bene cos'è? Oggi ognuno vive per conto suo, se ne infischia degli altri. E' un disvalore l'isolamento. La solitudine invece no! Solitudine significa capacità di pensare, desiderio di riflettere, di meditare, mettersi davanti a Dio, caricarsi, impregnarsi della sua luce... lasciare spazio alla preghiera, alla meditazione. Oggi non sappiamo più pensare, non c'è tempo per pensare. don Tonino Bello Sembra che questi pensieri siano stati scritti per questi giorni, per noi che invece rischiamo l'isolamento, per noi che possiamo fermarci al buio del nostro mezzogiorno ed invece dobbiamo sforzarci di vedere la luce della aurora che sta per sorgere. Mi riecheggiano nella mente le parole di don Tonino soprattutto nell'avvicinarsi della settimana autentica che ci conduce a questa unica e singolare Pasqua 2020. Quest'anno, al posto dei consuetudinari saluti prefestivi, desidero condividere due testimonianze come augurio di risurrezione. La prima è la lettera di una studentessa di 3H dell’Itas Giulio Natta che, facendomi giungere il suo testo, mi ha permesso di accedere al suo mondo interiore e nel come sta affrontando questa situazione: ANDRA' TUTTO BENE Voglio immaginare di scrivere una lettera a questo virus che è arrivato senza preavviso e che noi italiani non abbiamo accolto nel modo migliore. Voglio scrivere una lettera perché penso sia il modo più bello e più sincero per esprimere concetti, sentimenti e pensieri; in questo caso si immagina di scrivere a una persona estranea, mai conosciuta per davvero ma in realtà stiamo solo parlando a noi stessi. Caro Covid-19, speravo che quest’anno arrivasse qualcuno capace di stravolgere la mia vita, ma non me lo immaginavo proprio in questo modo... Sei riuscito a cambiare la vita di un intero pianeta da un giorno all’altro: le strade vuote, le code interminabili davanti ai supermercati, le mascherine sui volti della gente... È questa la realtà che ci troviamo a vivere in questo mese di marzo, e bisogna ammettere che è una realtà piuttosto strana. Io, per esempio, non mi sono mai ritrovata chiusa in un appartamento per così tanto tempo. Posso dire che si può definire un’esperienza, sì, mi stai facendo vivere qualcosa di nuovo che non è del tutto negativo. Certo, è difficile rimanere chiusa in casa ma sto scoprendo passioni, capacità e anche me stessa. Grazie a te ho ricominciato a cucinare e sto imparando molte nuove ricette. Grazie a questo hobby ho capito che da vecchia voglio essere la nonna che la domenica cucina le lasagne più buone del mondo, mi immagino già. Grazie a te ho scoperto che le lezioni online e tutto quello che gira attorno a loro non è poi così male. Diciamo che svegliarsi 15 minuti prima dell’inizio delle lezioni è un beneficio per il mio riposo. Grazie a te ho capito che riesco a essere costante anche nello sport a casa, senza qualcuno che mi controlli o mi sproni a fare le cose. Ho sempre fatto sport e mi piace molto ma sto imparando anche ad allenarmi da sola e a essere la coach di me stessa. Grazie a te sto finalmente sviluppando una mia personale skin-care-routine, sto ascoltando molta nuova musica e ho ricominciato ad ascoltare la radio, sto riguardando film e serie tv che avevo piano piano dimenticato, ho preso in mano molti libri di cui conoscevo, o meno, le storie. Grazie a te ho riscoperto la noia, prima di queste circostanze non avevo proprio il tempo per annoiarmi. Però non tutto è positivo in questa situazione. Questo momento può far impazzire, può far apparire la paura, può rafforzare o distruggere rapporti, può far sentire soli, può far crescere la mancanza e la nostalgia di qualcuno o qualcosa. Personalmente, la cosa che più mi sconvolge è il fatto che, in futuro, si parlerà di te e di questa quarantena come ad oggi si parla della rivoluzione francese o dei conflitti mondiali: i nostri nonni ci raccontano come hanno vissuto la guerra e noi invece racconteremo come abbiamo vissuto questo periodo caratterizzato proprio dalla tua presenza. Ci sarà un capitolo dedicato a te nei libri di storia. Te ne rendi conto? Siamo nella storia allo stesso modo di Giulio Cesare. Questa è la cosa che mi sconvolge maggiormente. Ma andrà davvero tutto bene? Fino ad ora non tutto è andato per il meglio ma sembra che le cose si stiano ristabilizzando. Ho letto che una vecchietta di 95 anni, ricoverata a Modena, è riuscita a guarire, è riuscita a sconfiggerti. La chiamano Nonna Speranza ed è un simbolo per la città di Modena e per tutta l’Italia. Magari riusciremo tutti a risorgere dalle nostre ceneri, proprio come ha fatto lei, e tutti riusciremo a superare questo momento al più presto. Non per volerti male, insomma hai anche diminuito l’inquinamento, ma spero che questa situazione finisca il prima possibile. Aspetto il giorno in cui tutto questo sarà solamente un ricordo, in cui tu sarai solamente un ricordo. Con (non molto) affetto. La seconda testimonianza è di un collega IdrC e sacerdote, don Giuseppe, che è ritornato in ospedale come infermiere e si racconta così: Dunque, inizio col dirvi che il mio rientro è stato meno traumatico del previsto… ho tante cose da imparare ma mi trovo a saperne fare tante altre… giorno dopo giorno sto acquisendo sempre più più autonomia e di questo anche i colleghi sono contenti. Il reparto dove sono ha tutti pazienti Covid, tutti con supporto respiratorio che va dai semplici occhialini fino alla CPAP con casco, quindi di fatto è un reparto sub intensivo. L'assurdo è che il sistema di tubi dell'ossigeno dell'ospedale non ha la capienza sufficiente per i bisogni che ci sono… il mio reparto è al limite di possibilità. I pazienti sono tutti abbastanza standardizzati e le cose che bisogna fargli sono più o meno sempre quelle.  La situazione è pesante anche perché il virus è davvero strano… gli anziani soffrono in un modo angosciante… io credo che se tutti avessero la possibilità di vedere come soffrono gli anziani per questa malattia, chi ha anziani in famiglia li MUREREBBE in casa pur di non farli uscire… Ieri ho fatto un corso sulla gestione delle CPAP; il corso era tenuto da un rianimatore che ci ha detto chiaramente che in "tempi normali" i nostri pazienti sarebbero tutti in rianimazione, ma oggi non si può… e si cerca di curarli in reparti normali… i dispositivi di protezione non ci mancano, grazie a Dio!.... Il mio essere prete in questo momento è come se acquistasse un valore aggiunto; ogni giorno nella messa prego per i miei malati e i miei colleghi… celebro il suffragio per quelli che non ce l'hanno fatta … è proprio vero quando dice il papa che i malati sono la carne di Cristo sofferente… i miei malati più gravi sono davvero come dei Cristi in Croce. L'altra notte mi hanno chiamato da un altro reparto Covid a dare la benedizione a un uomo che è morto… si sta diffondendo la voce che sono un prete e iniziano a chiedermi anche questo, anche perché in quei reparti i cappellani non entrano. La vita è proprio strana... anche solo fino a un mese fa mai avrei pensato di tornare a fare l'infermiere… comunque è proprio un bel lavoro!!! A suo tempo avevo scelto bene!!! Testimonianze che riaccendono la speranza che questo tempo evolverà, verrà trasfigurato. Se saremo capaci di attraversarlo in profondità e senza fughe, così come il passaggio del Mar Rosso fu la pasqua per il popolo ebraico, anche noi sperimenteremo la gioia della salvezza, la vita nuova che la Pasqua di Gesù dona! Ve lo auguro di cuore, con il saluto di fra Paolo e di tutte le persone del Servizio IRC, dGB