Nella Diocesi di Milano il percorso di Formazione in Servizio degli Insegnanti di Religione (necessario per il mantenimento dell'idoneità) si sviluppa in piccoli GRUPPI TERRITORIALI DECANALI che raccolgono i docenti dello stesso ordine di scuola che lavorano in Istituti dello stesso decanato.
L’avvio del percorso, tuttavia, prevede annualmente un incontro plenario degli insegnanti di ciascun ordine di scuola, seguito da un secondo momento di approfondimento online in modalità sincrona o asincrona.
Questa pagina raccoglie i programmi e gli eventuali materiali degli incontri plenari di ogni anno scolastico.
(Ultimo aggiornamento: 15/07/2023)
PROGRAMMA FORMAZIONE IN SERVIZIO A.S. 2024/2025
INFANZIA
IL PATRIARCA GIACOBBE
" C'ERO PRIMA IO! "
Prof.ssa Irma Bertocco, Prof. Ludwig Monti, Prof.ssa Anna Maria Ponzellini
Descrizione del corso
Il percorso formativo intende affrontare il delicato e indispensabile tema della formazione dell’identità in relazione per scoprire la complementarietà con l’altro. La scuola dell’infanzia è luogo della relazione educativa come sguardo aperto all’originalità dell’umano. La persona che noi incontriamo ci chiede di essere riconosciuta in tutte le sue dimensioni di crescita. Per crescere è necessario scoprirsi diversi, complementari e unici; ce lo insegna bene la figura di Giacobbe come Patriarca. Lui scoprirà chi è all’interno di una rete di relazioni, imparando a essere figlio, fratello, marito, padre.
Il programma del corso è diviso nei seguenti moduli:
PRIMO MODULO
Titolo/argomento: C'ero prima io!
Contenuti del modulo
Suggestione narrativo/teatrale
Obiettivi del corso
Attraverso il dispositivo narrativo teatrale aiutare i docenti a riconoscere gli elementi costitutivi dell’identità propria e altrui.
Acquisire gli elementi fondanti l’originalità umana.
Mappatura delle competenze
- Attraverso la suggestione narrativo teatrale, acquisire la capacità di utilizzo del linguaggio simbolico/teatrale nell'esperienza del quotidiano.
Riconoscere i tratti dell'identità in relazione per scoprire la complementarietà con l'altro.
SECONDO MODULO
Titolo/argomento: Giacobbe, il portatore della benedizione.
Contenuti del modulo
Giacobbe e la sua vicenda famigliare "molto umana"
Si realizza la promessa di Dio, non i nostri progetti
Obiettivi del corso
Attraverso la presentazione del dato biblico, riconoscere nella vicenda di Giacobbe il realizzarsi della benedizione di Dio nelle umane relazioni segnate dalla finitudine.
Mappatura delle competenze
- Valorizzare nell'esperienza scolastica la dimensione della relazione educativa come sguardo all'originalità dell'umano.
TERZO MODULO
Titolo/argomento: La relazione dei due fratelli, figli di Giacobbe
Contenuti del modulo
Attività riflessivo/laboratoriale
Obiettivi del corso
Attraverso le attività di laboratorio, acquisire buone pratiche e nuove letture della propria quotidianità in sezione
Acquisire una nuova prospettiva rispetto alla fiducia capace di riformularsi innanzi all'esistente
Mappatura delle competenze
- Adottare azioni e sguardi per aiutare i bambini nello scoprirsi diversi, complementari e unici
Attraverso le attività di laboratorio acquisire una complessità espressiva che conferisca nuove parole, nuove letture rispetto alla formazione dell’identità della persona
Destinatari: docenti di scuola dell'infanzia
Modalità di erogazione: lezione frontale e mista (blended)
Materiali e tecnologie usati: slide, video, rappresentazione
PRIMARIA
LABORATORIO STEAM
Santi Territorio Educazione Arti Milano
Spettacolo "Sant'Anna"
Prof. Claudio Bernardi, Prof.ssa Anna Maria Ponzellini
Descrizione del corso
Il corso di aggiornamento dei docenti IRC della Scuola Primaria della Diocesi di Milano vuole riprendere e approfondire l'uso del metodo laboratoriale nell'insegnamento IRC della Scuola Primaria, introdotto nell'anno scolastico 2022-23 e sospeso per un anno a causa dei concorsi. Tale metodo persegue una diversa relazione tra docente e allievi, promuovendo il protagonismo di quest'ultimi, creando spazi, tempi e modi per lo sviluppo delle loro soft e soprattutto life skills, in particolare creatività, autostima, cooperazione, autonomia, senso critico ed estetico, analisi e problem solving sugli aspetti della vita personale e in comune, rispetto degli altri, aiutare gli altri.
Programma del corso
Assolutamente in linea col metodo laboratoriale si colloca l’adozione, o meglio la linea di approfondimento, delle linee guida per le discipline STEM che, per decreto del Ministero dell’Istruzione, a decorrere dall’a.s. 2023-24, aggiornano il piano triennale dell’offerta formativa con “lo sviluppo delle competenze matematico-scientifico-tecnologiche, digitali e di innovazione” nei “sistemi simbolico-culturali relativi al mondo naturale e artificiale” (D.M. 184/2023).
Nate negli Stati Uniti per sopperire al deficit, nell’ambito scolastico, delle competenze richieste in ambito economico lavorativo, riassunte nell’acronimo STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics), lo STEM si trasforma, nel contesto europeo, in STEAM, dove A identifica l’Arte e di conseguenza le discipline umanistiche. Si tratta di un approccio olistico e non più settoriale, inter e multidisciplinare in cui teoria e pratica sono strettamente intrecciati, fondato sulla consapevolezza della necessità della collaborazione fra i diversi saperi e sulla contaminazione tra la formazione scientifica e quella umanistica e su 4 pilastri metodologiche: a) Laboralialità e learning to doing; b) Problem solving e metodo induttivo; c) Attivazione dell’intelligenza sintetica e creativa; d) Organizzazione di gruppi di lavoro per l’apprendimento cooperativo. In particolare, le 4 competenze più rilevanti dello STEAM sono le 4 C: Critical thinking (pensiero critico); Communication (Comunicazione); Collaboration (Collaborazione); Creativity (Creatività).
Obiettivi del corso
STEM e STEAM hanno in comune il metodo e l'ambiente laboratoriale per l'acquisizione e l'applicazione di conoscenze e competenze per risolvere i problemi concreti della vita collettiva e del mondo. Praticamente le 4 C non possono essere cercate solo nell'ambito della singola classe. E' un approccio che attraversa i consigli docenti, le scuole, le famiglie, le comunità, i territori. Nella formazione degli insegnanti di religione della scuola primaria l'approccio creativo e collaborativo si è già concretizzato con la creazione di gruppi territoriali con relativo coordinatore facenti capo a loro volta a un referente per ognuna delle 7 zone in cui è divisa la Diocesi di Milano.
Il passo successivo, da obiettivo STEAM in quanto la scuola si deve rapportare con gli ambienti, le realtà, gli enti esterni ad essa, è la riformulazione di questi gruppi territoriali in 63 gruppi decanali. L'obiettivo è quello di immaginare quali benefici civili, sociali, collettivi, comunitari ed ecclesiali possono e devono sorgere dalla collaborazione, comunicazione, criticità, creatività tra insegnanti IRC e referenti decanali.
Mappatura delle competenze
Conoscere l'utilizzo del linguaggio artistico e scientifico nella dimensione del laboratorio, per aiutare i bambini a collaborare e sentirsi in una interdipendenza positiva che fa crescere.
Riconoscere modalità per sviluppare le Life Skills dei bambini, facendo emergere il talento derivante da un efficace utilizzo della creatività che contraddistingue l'umano.
Riconoscere modalità di cooperative Learning per la soluzione dei problemi, ma anche e soprattutto nel riconoscimento del problema e della sua tematizzazione
Destinatari: docenti di scuola primaria
Tipologia di verifica finale: Role Playing e simulazioni
Modalità di erogazione: lezione frontale, lavori a gruppi, laboratori, e-learning, webinar e mista
SECONDARIA
UMANITA' E I.A. A CONFRONTO
Prof. Silvano Petrosino, Prof. Don Luca Peyron, Prof. Mauro Bellini
Descrizione del corso
In un momento storico in cui il tema dell’Intelligenza Artificiale compare pressoché ovunque, occorre un serio confronto con il suo ingresso nelle aule scolastiche e, più in generale, nel nostro sistema di vita. È un dato di fatto che ne parlano tutti: dal Santo Padre ai capi di Stato. Occorre però evitare assolutamente di cadere negli estremi opposti, cioè di coloro che da un lato assumono la posizione di chi “è stanco di sentirne parlare ma in realtà ne conosce poco” oppure “evita l’argomento per un senso di inadeguatezza” e dall’altro di coloro che “entusiasti vi si immergono” non consapevoli delle inevitabili conseguenze.
Programma del corso
Prof. Silvano Petrosino
Sulla differenza tra intelligenza e ragione.
Le opportunità offerte dall’IA sono sotto gli occhi di tutti, così come è sotto gli occhi di tutti l’entusiasmo con il quale il più delle volte si sottolineano le mirabolanti caratteristiche di questa tecnologia. L’intervento suggerisce di seguire una strada diversa da quelle più frequentate proponendo una riflessione sulla natura della razionalità umana e più in particolare sulla differenza tra ‘intelligenza’ e ‘ragione’. Il dibattito sull’IA può così trasformarsi in un’occasione per ritornare ad interrogarsi sulla specificità del logos umano.
Don Luca Peyron
Chiamati all’umano, il futuro all’epoca dell’IA.
L’intervento si propone di contestualizzare la metamorfosi sociale, antropologica ed economica generata dall’introduzione dell’intelligenza artificiale all’interno di un più ampio discorso sul destino umano. Quale futuro per un tempo presente permeato da queste tecnologie emergenti? Quale idea di bene comune, di vocazione, di teleologia e di escatologia possiamo maturare? Uno sguardo a partire dalla società usando le chiavi di lettura proprie della teologia per disegnare un percorso culturale che permetta di essere capaci di una profezia quanto mai necessaria in un tempo smarrito, difficilmente governabile e per molti aspetti segnato da un disorientamento generalizzato. Può la vicenda storica di Cristo illuminare ancora questo tempo? La mission e la vision delle grandi compagnie tecnologiche posso essere contaminate da una visione dell’essere umano, del mondo e della storia differenti e che si discostino dalla semplice efficienza ed efficacia algoritmica? In definitiva che spazio diamo all’umano al tempo delle macchine?
Prof. Mauro Bellini
Insegnare con intelligenza, senza essere artificiali.
Il contributo ha lo scopo di comprendere come l’Intelligenza artificiale stia trasformando il contesto nel quale si colloca qualsiasi percorso di insegnamento e come sempre più, anche per il ruolo dell’intelligenza artificiale e del digitale, si intravvede il bisogno di ristabilire il senso di una realtà che non può assolutamente correre il rischio di essere percepita in modo artificiale. È oggi più che mai il momento di chiedersi per quali ragioni si stia trasformando sotto i nostri occhi il rapporto con la conoscenza ed è necessario definire in modo chiaro con quale approccio si devono governare gli strumenti attraverso i quali si costruisce questa nuova conoscenza. Siamo in un contesto nel quale le fonti non sono solo facilmente accessibili, ma entrano nella vita dei ragazzi spesso senza che ne abbiano una chiara consapevolezza, con dei tempi e delle sollecitazioni incompatibili con le forme di pensiero e di riflessione tradizionali. Sono condizioni queste che stanno trasformando profondamente il ruolo della docenza, in modo particolare per quanto attiene al grande tema della fiducia. Appare pertanto sempre più necessario portare l’attenzione sugli strumenti che consentono all’insegnamento di far crescere il proprio ruolo di intermediazione nella conoscenza e nella “generazione di fiducia”. L’intervento intende contribuire a fornire strumenti intellettuali (anche riferimenti agli strumenti della tecnologia) che, nel rispetto delle speranze verso l’intelligenza artificiale, permettano di stabilire una vera fiducia nella conoscenza, senza utilizzare “facili” soluzioni artificiali ma promuovendo tanto lo sviluppo di un senso critico quanto indicando solidi punti di riferimento.
Obiettivi del corso
- Attraverso autorevoli proposizioni, riflettere sulla condizione antropologica all’epoca dell’Intelligenza Artificiale.
Aumentare la propria consapevolezza di come parlare ancora oggi di tematiche squisitamente “cattoliche” come quella della libertà o della vocazione.
Mappatura delle competenze
- Riconoscere i caratteri dell'intelligenza artificiale in rapporto all'esperienza umana
- Riconoscere l'apporto dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale relativamente al contesto scolastico
- Problematizzare il tema per offrire agli studenti strumenti di indagine che siano capaci di infondere la giusta fiducia che nasce da un'attenta conoscenza
Destinatari: docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado
Tipologia di verifica finale: Role Playing e simulazioni
Modalità di erogazione: lezione frontale, lavori a gruppi, laboratori, e-learning, webinar e mista